A proposito del Metodo Feldenkrais e dell’arte del camminare…
Camminare immersi nella natura è un atto di bellezza, a prescindere da tutto. Sì, perché al di là dei vantaggi fisici e spirituali riconosciuti e riportati in letteratura, camminare ci permette di staccare da tutto, in particolare da ansie. Quando camminiamo, in sintonia con il silenzio e la bellezza dei luoghi che attraversiamo, liberiamo istintivamente un flusso di pensieri positivi.
‘ Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento.’
(Reinhold Messner)
I BENEFICI FISICI DEL CAMMINARE
Abbiamo camminato su sentieri di montagna, tratti di spiaggia deserti, abbiamo attraversato superfici coltivate di pianura, ma niente può essere più piacevole e rilassante di attraversare un sentiero di un bosco.
Sono stati già descritti i benefici fisici del camminare.
Vi ricordiamo i più importanti, che sono stati descritti in un nostro blog
Miglioramento del tono muscolare e della consistenza ossea
Perdita di peso
Miglioramento dell’umore e della qualità del sonno
Miglioramento dell’attività cardiaca, della circolazione del sangue
Aiuta a prevenire il complesso di malattie che va sotto il nome di sindrome metabolica (pressione alta, obesità, diabete…)
ALTRI BENEFICI
Migliora le capacità cognitive e ne rallenta il declino
Riduce stress e ansia
Promuove l’autostima
Aumenta la liberazione di endorfine, che contribuiscono alla sensazione di benessere che si genera dopo l’esercizio fisico
BENEFICI SUL CERVELLO
Non erano ancora stati riportati gli effetti che il camminare può esercitare sul cervello; dei ricercatori americani hanno iniziato a lavorarci. Bratman e Coll. hanno studiato gli effetti del camminare in ambiente urbano e in ambiente naturale sul RIMUGINIO, così come in un’altra esperienza Atchley e Strayer hanno valutato gli effetti del camminare su creatività e capacità di risoluzione dei problemi.
CAMMINARE CI LIBERA DAI PENSIERI NEGATIVI
Recentemente è stato pubblicato un lavoro scientifico, condotto da Gregory Bratman dell’Università di Stanford nel quale, partendo dal presupposto che ci possa essere un collegamento tra urbanizzazione e malattia mentale, venivano valutati gli effetti che il camminare immersi nella natura comporta sulle persone che si concentrano sui pensieri negativi, ripetuti in maniera ossessiva (rimuginio). Successivamente potranno sviluppare ansia, depressione ed altri disturbi della sfera psicologica.
I ricercatori partivano dal presupposto che ci possa essere un collegamento tra urbanizzazione e malattia mentale.
Nello studio, venivano incluse persone provenienti da aree urbane, suddivise in due gruppi; uno che camminava in area urbana e l’altro che camminava in ambiente naturale.
Nel gruppo dei partecipanti che camminavano per 90 minuti in ambiente naturale veniva osservata la riduzione:
del carico dei pensieri negativi ripetuti (rimuginio)
dell’attivazione dell’area subgenuale cerebrale, associata a diversi disturbi psichici.