Abbiamo ricevuto questa sincera e toccante esperienza di volontariato di Benedetta Marsiletti che vogliamo condividere con voi.
Erano i primi di novembre del 2016 quando l’Associazione Seneca mi ha comunicato che sarei stata la volontaria della signora Liliana. Si trattava della mia prima esperienza di volontariato con le persone anziane e non sapevo davvero cosa aspettarmi. Tra curiosità, timore e voglia di rendermi utile, mi sono recata a casa della signora. Entrando in casa sua, il primo giorno, ho trovato una signora sugli 85 anni con una grandissima grinta e tanta voglia di sorridere, nonostante i visibili limiti fisici dovuti a diversi acciacchi di salute, accumulati negli ultimi anni e mesi. Quel giorno la signora non era sola, ma era già in compagnia di una persona addetta dell’assistenza sanitaria. Ci siamo conosciute un po’ così e il feeling è scattato velocemente. D’altronde con una persona così solare e allegra sarebbe stato impossibile il contrario.
Volontariato con Liliana
Nelle settimane, nei mesi e nei 2 anni successivi di volontariato insieme a lei, ho imparato a conoscere le sue abitudini, i suoi gusti, i suoi programmi televisivi preferiti, le sue ricette di cucina, la sua passione per il ballo, la sua famiglia…insomma, la sua storia. Col tempo si è instaurato un rapporto di fiducia e grande affetto; ormai passavamo insieme un paio d’ore quasi tutti i sabati pomeriggio, chiacchierando, guardando delle fotografie o la televisione. Ho conosciuto una persona affettuosa che nonostante le grandi difficoltà di fronte alle quali venne messa alla prova nell’arco di tutta la sua vita, non ha mai perso la forza di sorridere e di guardare avanti, reagendo con grandissima dignità a tutto. Mi ha sicuramente insegnato che la forza, anche quando sembra finire, non è mai abbastanza, se si tratta di prendersi cura di se stessi e delle persone che amiamo.
Una giornata speciale
Ricordo con grande gioia uno dei suoi compleanni. Quel giorno eravamo rimaste d’accordo che sarei andata a prenderla, avremmo fatto due passi nel quartiere e l’avrei invitata a casa mia, a pochi metri dalla sua, per un tè con dei pasticcini per festeggiare quella giornata speciale. Ricordo ancora la sua gioia, il suo stupore nel vedere le strade del quartiere, dopo tanto tempo che non usciva e la sua felicità nell’aver trascorso una giornata diversa nonostante la stanchezza fisica.
Voglio ricordare così Liliana, con la sua voglia di scherzare, la sua grinta e il suo sorriso.
Buon viaggio amica mia, ti porto nel mio cuore.
Photo credit – Ester Marie Doysabas